NOME COMUNE: Quercia rossa americana

NOME BOTANICO: Quercus rubra

Essenza maestosa e slanciata, in grado di superare i 30 metri di altezza, questa quercia (dal celtico kaer quer, o “bell’albero”) – originaria del Nord America – deve il suo nome all’intensa sfumatura rosso-bruna che la chioma assume in autunno.

Introdotta in Europa nel XVIII secolo, si è diffusa velocemente grazie alla sua adattabilità ai vari tipi di terreno e alla forte resistenza ai parassiti, oltre che per il suo rapido sviluppo. Inizialmente usata come specie ornamentale – ancor oggi decora parchi e giardini – viene coltivata per il suo legname pregiato, resistente e poroso, usato anche per la costruzione di botti per l’invecchiamento dei vini.

Gli esemplari più giovani presentano un tronco dritto e svettante, e una corteccia liscia, dai riflessi argentati; quando diventa adulta, la corteccia vira al bruno e viene segnata da solchi e fessure.

Le foglie, dall’ampia lamina (dai 12 ai 25 cm), presentano una decina di lobi dentellati e appuntiti – caratteristica che aiuta a distinguere quercus rubra dalle querce caducifoglie europee, con lobi generalmente arrotondati. La loro tonalità muta dal dorato al verde scuro, per poi dar luogo, durante l’autunno, al caratteristico colore rosso.

Come le altre querce, presenta infiorescenze unisessuali: i fiori maschili, penduli, hanno un colore giallo-verde, mentre i femminili, localizzati sull’ascella fogliare, presentano un colorito rossastro. Fiorisce in aprile-maggio, per poi produrre ghiande di forma ovale e dalla cupola piatta, ambite da numerosi animali selvatici: basti pensare che in tedesco lo scoiattolo, Eichhörnchen, deve il suo nome proprio alla quercia, Eich. 

Bellissimo da leggere con i bambini l’albo illustrato di Gerda Müller La grande quercia . 

Georges Brassens ha reso omaggio alla quercia nella canzone Auprès de mon arbre.